Farfalle

Farfalle nello stomaco

col rischio di annegare

nelle lacrime

che i miei occhi si rifiutano

di versare,

lacrime che fermentano,

diventano acido,

acido che consuma le farfalle,

ne corrode le ali

ed i loro corpi inermi

combattono la morte

tramutandosi,

da pure, candide

a sporche, macchiate, oscure.

Arrampicandosi fuori dalle mie palpebre,

dai miei occhi chiusi

che rifiutano di vedere,

riverso le amare farfalle

in nuvole offuscano il Sole,

tutto è grigio

tutto tace, urlo liberando farfalle,

sputando acido.

In una campana di vetro

tutto scorre fuori

mentre dentro il tempo si dilata

l’aria si fa pesante

non reggo il peso.

Un taglio, netto.

vogliono uscire, fremono…

taglio. scoppia il vetro.

Insieme al mio cuore.

Letizia